
Porto, architetti in rivolta
Genova. Waterfront, ultimatum del presidente dell’Ordine degli architetti di Genova, Domenico Podestà, all’Autorità portuale di Genova guidata da Giovanni Novi. In ossequio alla legge Merloni, infatti, Domenico Podestà chiede concorsi pubblici per intervenire con progetti operativi più dettagliati e concreti sull’Affresco di Renzo Piano. Spiega Podestà al Secolo XIX: «Il presidente dell’Authority, Novi, ha detto che sta correggendo e perfezionando “internamente” l’Affresco sul waterfront predisposto da Piano. Internamente vuol dire con forze proprie di Palazzo San Giorgio.
Sarebbe anche da capire quali sono queste forze, perché a me non risulta che l’Autorità portuale di Genova abbia in organico degli architetti assunti regolarmente. E’ evidente che Palazzo San Giorgio continua ad andare avanti a colpi di consulenze. Se questa anomalia proseguisse ancora, noi come Ordine degli architetti non potremmo far altro che segnalare quanto accade all’Autorità di vigilanza sugli appalti pubblici».
L’Ordine degli architetti guidato da Domenico Podestà era già stato critico, a suo tempo, sulla decisione della Regione di commissionare il nuovo disegno del waterfront a Renzo Piano, senza alcun concorso internazionale. Allora, però, era stato detto agli architetti che si trattava di semplici idee, e che i progetti concreti sarebbero arrivati in un secondo tempo, con concorsi aperti a tutti i professionisti.
Ed è proprio su questi concorsi che ora l’Ordine punta l’indice, chiedendo interventi precisi: «Quando l’Affresco è stato presentato – spiega Domenico Podestà – non siamo intervenuti per il bene dellla città e perché ci è stato detto che sarebbero seguiti dei concorsi, cui tutti i professionisti avrebbero potuto partecipare. Ma da questo momento in poi non accetteremo più nessuna irregolarità». E a sostegno delle sue tesi, il presidente Podestà porta ad esempio il porto di Savona, dove il presidente dell’Autorità portuale, Cristoforo Canavese, ha annunciato l’organizzazione di un concorso internazionale per il ridisegno del waterfront. «Abbiamo immediatamente segnalato la circostanza al presidente a Novi – dice Podestà – Non si capisce perché, invece, in questa città si continui ad agire in modo diametralmente opposto».
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